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Il cibo Celeste: la mamma

La mamma che cadde dal cielo è un prodotto reale presente oggi solo in Sicilia

Il cibo Celeste: la mamma

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“Piovve manna per tutto il tempo che gli Ebrei restarono nel deserto, quarant’anni; smise allorché giunsero nella terra di Canaan. Quando gli Ebrei chiesero a Mosè che cos’era, lui rispose: E' il pane che il Signore vi ha dato da mangiare”.

Tutti conoscono il racconto biblico. Ma probabilmente non molti sanno che la manna, per molto tempo considerata cibo celeste, cibo degli Angeli, è un prodotto vegetale dagli svariati usi alimentari e farmaceutici e, soprattutto, che essa viene prodotta – oggi – solo in una zona estremamente circoscritta della Sicilia, ricadente nei territori di Castelbuono e Pollina, comuni del Parco delle Madonie: l’ultima oasi in tutto il Mediterraneo dove ancora si conservano tecniche e tradizioni secolari legate a questa coltura.

La manna si estrae da una particolare varietà dell’albero del frassino (fraxinus ornus) mediante una tecnica che consiste nell’incidere la corteccia con un apposito coltello, chiamato “mannaruolu”: le incisioni si susseguono a distanza di circa 2 cm. l’una dall’altra e l’albero è produttivo finché vi è sul tronco superficie disponibile da incidere (8-12 anni). Le moderne tecniche di raccolta prevedono che il fluido zuccherino che cola dall’incisione venga raccolto in una piccola lamina di acciaio infissa nel tronco e da qui indirizzato verso fili di nylon predisposti sul margine della lamina stessa. Una volta formatosi il “cannolo”, è sufficiente staccarlo dal filo e porlo ad essiccare.

Per tradizione è l'intera famiglia del mannaloro che, nel corso dei mesi estivi e sino alle soglie dell'autunno, è coinvolta nelle operazioni di raccolta. I compiti di ciascuno sono rigidamente codificati: al capo famiglia è sempre riservato il compito di intaccare, mentre le donne e i ragazzi subentrano quando è il momento di raccogliere e di porre ad asciugare il prodotto. Ai bambini è consentito raccogliere per proprio conto i frammenti caduti per terra (muddicagghi).

La produzione media annua per pianta è di circa 1 kg.: si può quindi comprendere come la manna, disponibile in quantità molto limitate, sia un prodotto estremamente pregiato, che oggi è divenuto presidio Slow Food, sostenuto dalla Regione Sicilia e dal Parco delle Madonie.

Dolcificante naturale a bassissimo contenuto di glucosio e fruttosio, con proprietà depurative e leggermente lassative, la manna viene utilizzata in torte, biscotti, budini e moltissime altre specialità dolciarie, ma per la maggior parte è destinata alla trasformazione: se ne estrae mannite che, confezionata in pani, trova sbocco nell’industria cosmetica oppure in quella farmaceutica per la produzione di lassativi, diuretici e dolcificanti.

Il modo migliore di apprezzarla è venire a gustarla nei luoghi di produzione, in una meravigliosa varietà di dolci e biscotti; ma per chi non possa farlo, consigliamo questo sito, che consente di acquistarla on line:

http://www.mannadellemadonie.com

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