Chiamate comunemente anche Barchetta di San Pietro, le Velella velella sono tipiche del Mediterraneo e viaggiano in grandi gruppi spinte dal vento e dalle correnti e, se il vento le spinge verso la costa, finiscono sulle spiagge, conferendo loro un caratteristico colore azzurro.
Secondo un documento del professore Ferdinando Boero, biologo marino dell’università di Salerno, la “Velella galleggia sulla superficie del mare e si fa portare dal vento. I suoi polipi, attaccati sotto la base da cui spunta la vela, sono sospesi nell’acqua sottostante e catturano tutti gli animaletti che si avventurano in superficie. La loro presenza indica che la superficie del mare non è inquinata”.
A differenza delle comuni meduse, queste non sono urticanti perché le tossine, anche se efficaci contro le prede, risultano innocue per gli esseri umani, per il fatto che non riescono a penetrare nella pelle e non causano nessuna reazione alla cute dell’uomo. Anche se si consiglia, in ogni caso, di evitare di toccare gli occhi dopo aver preso in mano un Velella velella.